Utilizzo delle piattaforme di streaming a pagamento in calo: i dati di Deloitte

Dopo un periodo di crescita significativa durante la pandemia, il tema della spesa per abbonamenti TV e piattaforme di streaming è ora oggetto di discussione.

Il rapporto di Deloitte evidenzia che il 68% degli adulti italiani ha accesso a uno dei principali servizi di video a pagamento, ma si registra un calo del 3% rispetto al 2022. In particolare, sono i segmenti più giovani della popolazione ad avere maggiormente accesso a questi servizi, con l’89% dei giovani tra i 18 e i 24 anni rispetto al 49% degli adulti tra i 65 e i 75 anni.

D’altra parte, il settore delle smart TV sta registrando una crescita in termini di adozione, con il 71% degli adulti italiani che dichiara di possederne una o avervi accesso. Questo rappresenta un aumento del 2% rispetto al 2022 e, più in generale, del 24% negli ultimi 5 anni.

 

In aggiunta all’offerta delle piattaforme di streaming a pagamento, come evidenziato nel rapporto di Deloitte, vi sono anche i servizi di streaming video gratuiti, ora ampiamente diffusi, con solo il 13% degli adulti italiani che dichiara di non farne utilizzo. I servizi di Pay TV (via satellite o via cavo) e i servizi di trasmissione sportiva – utilizzati rispettivamente dal 17% e dal 18% degli italiani – mantengono comunque una certa rilevanza, contribuendo ad arricchire ulteriormente l’offerta di contenuti video disponibili per gli utenti.

Complessivamente, c’è stato un calo nel numero di nuovi abbonati ai servizi a pagamento negli ultimi tre anni, passando dal 21% nel 2021 al 16% nel 2023.